Il sistema di allerta


Allerta incendi boschivi

Dal 2007, nell’ambito della convenzione tra il Settore Antincendi Boschivi della Regione Piemonte e l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte, è stato realizzato un servizio informativo quotidiano per la previsione del pericolo di incendi boschivi sul territorio, strumento fondamentale nella gestione operativa del servizio di protezione dagli incendi.

Esso si realizza con il monitoraggio e la previsione delle condizioni meteorologiche e il calcolo giornaliero di appositi indici di pericolo, a cui viene fatta corrispondere la probabilità che in quell’intervallo di tempo l’incendio boschivo abbia inizio e si diffonda.

Le previsioni sono prodotte in modalità automatica sulle aree di base e vengono emesse ogni giorno entro le 9:00, con validità per un periodo di tre giorni.

Il pericolo di incendi boschivi viene espresso in classi di intensità per ognuna delle cinquantotto aree di base in cui è suddiviso il territorio regionale che costituiscono, a tutti gli effetti, le aree soggette al piano antincendi. Tali aree sono state definite dal Servizio Prevenzione Incendi della Regione Piemonte sia in funzione dei confini di alcuni comuni e delle comunità montane, sia in funzione dell’analisi degli incendi relativamente al periodo storico più recente.

Il colore di sfondo delle zone di allerta identifica il livello di allerta previsto sulla base della Scala Europea per il Pericolo di Incendi Boschivi nell’area alpina:

  • Azzurro: molto basso
  • Verde: basso
  • Giallo: moderato
  • Arancione: elevato
  • Rosso: molto elevato

Di seguito, per brevità, un elenco delle sole aree di base in cui è suddivisa la Città Metropolitana di Torino:

  • 24 – Pellice
  • 25 – Chisone e Germanasca
  • 26 – Pinerolese Pedemontano
  • 27 – Sangone
  • 28 – Bassa Susa e Cenischia
  • 29 – Alta Susa
  • 30 – Ceronda e Castemone
  • 31 – Lanzo
  • 32 – Alto Canavese
  • 33 – Orco e Soana
  • 34 – Sacra
  • 35 – Chiusella
  • 36 – Dora Baltea Canavesana
  • 911 – Area non montana TO1
  • 912 – Area non montana TO2
  • 913 – Area non montana TO3

Il Comune di Chiaverano si trova nell’area di base 912 – Area non montana TO2, al confine con l’area di base 36 – Dora Baltea Canavesana e l’area di base 43 – Alta Valle Elvo, nella Provincia di Biella.

Sulla base delle previsioni presentate, il Settore Antincendi Boschivi della Regione Piemonte può decidere di determinare lo stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi, periodo durante cui la legge prevede ulteriori restrizioni e cautele per ridurre al minimo il rischio di incendio boschivo.

Durante lo stato di massima pericolosità, infatti, sono vietate, entro una distanza di cento metri dai terreni boscati, arbustivi e pascolivi, le azioni determinanti anche solo potenzialmente l’innesco di incendio, quali: accendere fuochi, accendere fuochi pirotecnici, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare apparati o apparecchiature che producano faville o brace, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale combustibile o compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo mediato o immediato di incendio; è vietata qualunque generazione di fiamma libera non controllabile nel tempo e nello spazio.

Le violazioni dei divieti e l’inosservanza delle prescrizioni comportano l’applicazione di consistenti sanzioni amministrative, oltreché penali.

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Allerta meteoidrologica

Lo strumento con cui le Autorità diffondono le previsioni di emergenze meteoidrologiche sul territorio è il bollettino di allerta meteoidrologica. Esso viene prodotto dal Centro Funzionale dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte con frequenza quotidiana, è caratterizzato da un numero identificativo progressivo e ha come ambito territoriale l’intera Regione Piemonte. Emesso alle ore 13:00, ha valenza per le seguenti trentasei ore.

Una volta divulgato, viene trasmesso al Settore Protezione Civile della Regione Piemonte e, in caso di presenza di allerta, viene diffuso alle Prefetture e alle Province, per tramite delle quali raggiunge i Sindaci dei Comuni interessati. Questi ultimi, massime autorità comunali di Protezione Civile, provvedono infine a diffonderlo alla Cittadinanza con i mezzi che più ritengono idonei.

Verticalmente, è suddiviso in due sezioni:

  • Livello di allerta: qui vengono riportati i livelli di allerta previsti per il giorno di emissione e per il giorno seguente, suddivisi per categoria di rischio, e il livello massimo di allerta previsto nell’arco di tempo di validità del bollettino.
  • Sintesi dello scenario atteso: qui sono riportati i fenomeni che determinano lo stato di allerta, come temporali, grandine, fulminazioni, esondazioni, fenomeni di versante e così via.

Orizzontalmente, invece, è suddiviso in zone di allerta, caratterizzate da una risposta meteorologica e/o idrologica omogenea in occasione dell’insorgenza di un determinato rischio.

I rischi di cui tiene conto il bollettino sono:

  • Idrogeologico
  • Idraulico
  • Idrogeologico per temporali
  • Neve
  • Valanghe

I livelli di allerta sono:

  • Verde: nessuna criticità, assenza di fenomeni significativi prevedibili
  • Gialla: ordinaria criticità, fenomeni localizzati
  • Arancione: moderata criticità, fenomeni diffusi
  • Rossa: elevata criticità, fenomeni estesi e numerosi

Le zone di allerta, infine, sono:

  • A – Toce (NO-VB)
  • B – Sesia, Cervo e Chiusella (BI-TO-VC)
  • C – Orco, Lanzo, Bassa Susa e Sangone (TO)
  • D – Alta Susa, Chisone, Pellice e Po (CN-TO)
  • E – Varaita, Maira e Stura (CN)
  • F – Tanaro (CN)
  • G – Belbo e Bormida (AL-AT-CN)
  • H – Scrivia (AL)
  • I – Pianura Settentrionale (AL-AT-BI-NO-TO-VC)
  • L – Pianura Torinese e Colline (AL-AT-CN-TO)
  • M – Pianura Cuneese (CN-TO)

Il Comune di Chiaverano si trova a cavallo tra la zona B – Chiusella, Cervo e Sesia e la zona I – Pianura Settentrionale. Più precisamente, la zona B comprende la parte di territorio a nord del paese, mentre la zona I copre il resto del Comune.

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