Il Corpo AIB Piemonte ODV


Presentazione

La legge quadro in materia di incendi boschivi ha affidato alle regioni la quasi totalità dei compiti in materia di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi. Ogni anno, quindi, l’Amministrazione Regionale si trova a dover combattere un nemico infido, il fuoco e lo fa organizzando e mantenendo in vita un vero e proprio sistema AIB, in grado di intervenire sugli incendi boschivi con efficacia ed efficienza.

Attraverso la stipula di apposite convenzioni, la Regione Piemonte ha riunito sotto lo stesso obiettivo forze istituzionali e volontarie, come indicato anche dalla normativa nazionale.

Il sistema AIB piemontese può contare oggi sul supporto tecnico del Corpo Forestale dello Stato, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e sul cuore e l’entusiasmo del Corpo Volontari Antincendi Boschivi del Piemonte.

L’importantissimo ruolo dei Volontari del Corpo è stato valorizzato dall’Amministrazione Regionale attraverso un percorso fatto di azioni concrete e di forti investimenti economici, che si possono riassumere nell’individuazione di moderni strumenti operativi e gestionali, nell’innalzamento del livello tecnico e professionale degli operatori, grazie ad appositi corsi di formazione e addestramento e nella fornitura di strumenti di intervento e di protezione individuale.

In questo modo, il Governo Regionale ha inteso riconoscere il valore unico rappresentato dal Volontariato AIB e ha voluto condividere l’importanza dell’impegno che gli uomini e le donne del Piemonte assumono ogni giorno per la difesa del territorio.

Approfondimenti


Storia del volontariato AIB piemontese

Organizzando una realtà di volontariato già esistente ed operante in questo settore fin dagli anni Settanta, nel 1994 nasce l’Associazione Regionale Volontari Antincendi Boschivi del Piemonte. Nel 1995 viene iscritta alla Sezione Protezione Civile del Registro Regionale delle Organizzazioni di Volontariato, con Decreto del Presidente della Giunta Regionale 799/1995. Insieme all’Assessorato Economia Montana e Foreste della Regione Piemonte, con cui ha firmato una apposita convenzione, e al fu Corpo Forestale dello Stato, rappresentava allora uno dei tre soggetti componenti il Servizio Regionale Antincendi Boschivi.

Gli oltre seimila volontari risultano, fin dall’inizio, organizzati in circa duecentoquaranta squadre diffuse capillarmente su tutto il territorio boscato montano e pedemontano piemontese e intervengono, coordinati da Corpo Forestale dello Stato, in tutte le fasi della lotta agli incendi boschivi: sorveglianza del territorio, avvistamento dei focolai, estinzione del fuoco e attività di manutenzione di viali tagliafuoco, della viabilità forestale e dei punti di approvvigionamento idrico.

Nel 2000 l’Associazione si trasforma in Corpo Volontari Antincendi Boschivi del Piemonte. Nel 2001 viene firmata una nuova convenzione con la Regione Piemonte, la prima, in Italia, stipulata tra un corpo di volontari con le caratteristiche uniche che ha il Corpo e un grande Ente Pubblico territoriale quale è la Regione Piemonte. Grazie a questa, la Regione Piemonte ha incrementato la fornitura di dispositivi di protezione individuale, di mezzi e dotazioni varie e intende incrementare corsi di formazione professionale per il volontariato. La definizione e la ricaduta sul volontariato di quest’ultima è frutto di una preziosa collaborazione fra il Corpo, gli uffici del Settore Antincendi Boschivi e Rapporti con il CFS della Regione Piemonte e il Formont – Centro di formazione per le attività di montagna.

Il nuovo modello organizzativo, unico in tutta Italia per l’originalità, la dimensione e la competenza territoriale, è frutto della volontà di superare il modello associativo, coniugando i compiti di tutela e rappresentanza, con una più efficace gestione della linea operativa sul territorio. Le figure che la nuova organizzazione di tipo piramidale prevede, partendo dalla suddivisione dei soggetti inquadrati in AIB volontari ed AIB ausiliari, sono quelle dei Capisquadra, dei Comandanti di Distaccamento, degli Ispettori Provinciali, dei Referenti Provinciali, degli Ispettori Regionali e dell’Ispettore Generale del Corpo.

Sono inoltre state firmate quattro convenzioni con altrettante Amministrazioni Provinciali (Biella, Novara, Torino e Verbania) per lo svolgimento di attività di Protezione Civile di piccola entità. Interventi per micro-calamità naturali o per ricerca di persone disperse vengono normalmente svolti nell’ambito del territorio di competenza di tutte le Squadre su richiesta dei Sindaci, dei Comandanti Stazione del Corpo Forestale dello Stato e dei Carabinieri.

I volontari che ricoprono incarichi all’interno del Corpo (quadri organizzativi) interfacciano con i competenti livelli del Corpo Forestale dello Stato presenti sul territorio piemontese, ricevendo e garantendo all’interno del Corpo l’applicazione delle disposizioni impartite nel corso delle operazioni di spegnimento degli incendi boschivi. Tutto ciò avviene in un quadro di certezze e di rapporti ben definiti grazie alla definizione di un elenco di procedure operative per gli interventi a tutela dei boschi dagli incendi, redatto in collaborazione tra la Regione Piemonte, il Corpo Forestale dello Stato e il Corpo. Grazie a questa collaborazione, i risultati ottenuti negli ultimi anni nella lotta agli incendi boschivi appaiono soddisfacenti, con una riduzione della superficie media bruciata per ogni incendio da dieci a quattro ettari.

Il Corpo affianca altresì gli uffici del Settore Antincendi Boschivi della Regione Piemonte, nonché il CFS, nell’opera di sensibilizzazione e di informazione verso l’opinione pubblica sul tema degli incendi boschivi. Le Squadre promuovono numerosissime manifestazioni locali rivolte alla cittadinanza e, in molti casi, in accordo con i Dirigenti Scolastici, svolgono attività per i ragazzi delle scuole elementari e medie inferiori.

Nel 1999, il volontariato AIB piemontese, in collaborazione con il Settore Protezione Civile Regionale e il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, ha costituito l’asse portante della Colonna Mobile della Regione Piemonte, impiantando e gestendo con altre forze di volontariato piemontese, nell’ambito dell’Operazione Allied Arbor, il Campo David Bertrand a Valona (Albania), per i profughi provenienti dal Kosovo.

In occasione dell’emergenza alluvione dell’anno 2000, il Corpo ha garantito una presenza giornaliera sul territorio di duemila volontari e circa duecento mezzi, operando nelle zone montane e pedemontane più colpite. Il Corpo è stato inoltre chiamato a partecipare al tavolo CRCV – Centro Risorse per il Coordinamento dei Volontari, istituito presso il Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale – Settore Protezione Civile, al fine di ottimizzare gli interventi del volontariato sul territorio, attraverso la creazione di una Sala Operativa Regionale. Nel 2001, il Corpo viene iscritto nell’Elenco Nazionale delle Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile ed è autorizzato all’utilizzo dell’emblema della Protezione Civile Nazionale.

Nel 2019, per adeguarsi alla nuova normativa sul Terzo Settore, il Corpo adotta un nuovo testo di Statuto Sociale e modifica la sua denominazione in Corpo Volontari Antincendi Boschivi del Piemonte – Organizzazione di Volontariato, siglabile nel più immediato Corpo AIB Piemonte ODV.

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